Recensioni

Sul blog di IO Donna, del Corriere della Sera

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Un romanzo intenso e coinvolgente con pagine di rara bellezza

La recensione della giornalista Maria Valentina Attinà di Ntacalabria

Tra le pagine emotive e coinvolgenti, attraverso una scrittura chiara e incisiva, si snoda e si intreccia, con delicatezza e stupore, la vita e i sentimenti di nove personaggi narranti, ben caratterizzati, Luca, Sally, Arianna, Maria, Oscar, Matteo, Daisy, Enrico e Cloro, il cui approfondimento psicologico – esplorato gradualmente con l’alternarsi delle vicende passate e presenti – risulta fortemente originale.

Il romanzo racconta, con ritmo incalzante, anche attraverso similitudini, il legame indissolubile che esiste fra le persone, paragonate alle Stelle Binarie ossia a quelle coppie di stelle unite in un unico sistema dalle leggi dell’attrazione gravitazionale. Così come le stelle possono distorcere le rispettive atmosfere, scambiarsi materiale e modificare la loro normale evoluzione, anche le persone, in egual modo, possono, se abbastanza vicine, rincorrersi per una vita intera, perdersi senza mai dimenticarsi e poi, infine, dopo una condivisa lontananza ritrovarsi.

Intenso e coinvolgente, Stelle Binarie, ambientato a Reggio Calabria e nella sua provincia, si distingue anche per le tematiche affrontate con una inusuale delicatezza, fra tutte la sofferenza che i personaggi in dialisi, con coraggio, affrontano quotidianamente supportandosi l’un l’altro e, altresì, la donazione degli organi a cui l’autrice dedica pagine di rara bellezza.

Le storie descritte da Valeria Siclari sono storie normali di persone speciali, storie d’amore che tolgono il sonno, il sangue, il respiro, la pelle, che fanno spalancare gli occhi nel cuore della notte, amori che diventano patti senza scadenza.

Valeria Siclari ha teso il suo filo descrittivo sopra il trauma della vita per poi, con leggerezza, camminarci sopra, superandolo attraverso una rinascita e una nuova consapevolezza che tutti i personaggi conquistano perché d’altronde “Ognuno vive la vita che sa vivere”.

 

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Stelle Binarie e un astro nascente

La recensione della scrittrice Eliana Iorfida (http://elianaiorfida.altervista.org/stelle-binarie-e-un-astro-nascente/)

Nuovo anno, nuove letture e soprattutto nuove penne ispirate e talentuose che fanno volare alto la Calabria, sospingendola con ali di carta verso un firmamento pulsante, acceso di stelle che indicano un buon cammino.

Così la mappa del cielo notturno – sospesa sulle profondità di uno Stretto agitato da miti e leggende e sulla città di Reggio Calabria, che si svela a tratti, tra scorci profumati di zagare e citazioni letterarie – comincia a tracciare percorsi misteriosi, insondabili come l’effettiva distanza tra due stelle, ma capaci di allacciare legami gravitazionali che durano per sempre.

“Stelle binarie” (Mondoscrittura, 2015), felice esordio della scrittrice reggina Valeria Siclari – che le è valso il Premio Città di Ciampino e la finale regionale del Premio Rai “La Giara” 2014 – è davvero una lettura siderale, capace di applicare il principio fisico che regola l’equilibrio tra gli astri, attraendoli o respingendoli in sistemi a sé stanti, all’apparente “casualità” che fa danzare i destini delle persone e intreccia una vita all’altra, nell’invisibile tessitura di un filo tenace. Anche quando la vita dell’uno deve passare attraverso la morte e la donazione dell’altro per continuare a vivere.

“A me piacciono le coincidenze. La gente non fa che svalutarle. Non fa che dire è stata solo una coincidenza. Ma le coincidenze fanno la vita della gente. E io ci ho pensato e ho capito che tu sei tutte le mie coincidenze più belle. Quando ogni scelta che ho fatto ha corrisposto a quella che il destino aveva già fatto per me”.

La scrittura di Valeria, sobria e pulita, non rinuncia a caratterizzare i tratti più intensi della variegata umanità che popola il romanzo, né a pennellare i contorni più suggestivi della nostra comune Terra d’origine attraverso metafore e immagini di grande poesia:

“È difficile spiegare, a chi non l’ha mai conosciuto, questo tratto di Calabria. E parlare dei centri pescherecci lungo la costa, che profumano di gelsomino e di sale, dove le reti dei pescatori restano imbrigliate in statue di bronzo vecchie di millenni. E raccontare dei paesini abbarbicati sulle montagne, chiusi in loro stessi, come draghi assopiti, appollaiati sui contrafforti dell’Aspromonte, guardiani di un mare turchese che sfuma in lontananza”.

Questa lettura non lascia dubbi: il destino sa! Affidiamoci con coraggio, dunque, a chi entra nella nostra vita con un messaggio, un ricordo, una coincidenza, un nuovo libro da leggere e una storia da raccontare.

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Una creatività spettacolare

La recensione del critico letterario Giuseppe Amoroso

I fiori dell’aconito hanno spighe “altezzose” che , sconfinando dal blu “malizioso”nel viola,somigliano agli “elmi indossati dagli antichi” e creano un’aria di sortilegio, “qualcosa di malvagio e ineluttabile,come una maledizione o una battaglia”. Paesaggi, atmosfere, persino pensieri e riflessioni e comportamenti dei personaggi di Stelle binarie (Mondoscrittura, pp. 184), felice esordio narrativo di Valeria Siclari. creano un senso diffuso di dubbio, di incantamento e di animazione della sfera delle cose reali, in questo libro che molto parla di astrofisica e d’amore e che modula ogni acuminato spigolo narrativo per divenire un alone di parole, comportamenti, non più percepibile,qualcosa di indeterminato al di là del quale si scorgono passi velati, si odono voci lontane, stregate in un mormorio senza suono…

Quel che appare evidente in questo denso viavai di un tempo “giusto”, è il viaggio del discorso narrativo che senza bruschi arresti riesce pure a contemplarsi in effetti di musica o di letteratura, pervenendo al piano di una creatività spettacolare: un giro di persone sospese, tra terrestrità ed enigma, che “non ce la fanno a stare lontane, proprio come le stelle binarie”.

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Un sistema narrativo molto originale

La recensione della blogger Giada Serranò

tratto da http://www.booklosophy.com

Il romanzo è ambientato nella città di Reggio Calabria e racconta la storia di un gruppo di persone legate tra loro dal destino. Ogni capitolo è raccontato in prima persona da uno dei personaggi. Un sistema narrativo molto originale, che permette di conoscere profondamente ogni personaggio e osservare la storia da diversi punti di vista. I due protagonisti sono Luca e Sally. Luca è un brillante astrofisico costretto a mettere la propria carriera in stand by per occuparsi di un grave problema di salute. Torna in Italia e rincontra la ragazza di cui è da sempre innamorato, Sally. La giovane è rimasta segnata dalla morte dei propri genitori in un incidente, al quale lei e il fratello sono sopravvissuti. Da allora Sally vive domandandosi se valga la pena continuare la propria esistenza o togliersi la vita.

Quando ho incontrato l’autrice, mi ha spiegato che il libro era strutturato in modo tale da rendere tutti i personaggi protagonisti. Niente di più vero! Credo che questo modo di raccontare,  permetta ad ogni lettore di leggere una storia diversa.  Io, per esempio, sono rimasta rapita dalla storia d’amore tra Oscar e Deisy, sono diventati i miei personaggi preferiti.

Durante il racconto, viene data molta importanza all’ambientazione. I paesaggi Calabresi, descritti nel dettaglio, sembrano parte integrante della storia. Ho visitato molti di questi posti e posso assicurarvi che l’autrice è riuscita a riportare tra le righe del romanzo, tutta la magia e la suggestione che suscitano, visitandoli dal vivo. In particolare, mi ha emozionato la descrizione del faro di Capo Spartivento: <<Alla base del faro le rocce precipitavano in mare, provocando un forte senso di vertigine. Sotto la lanterna c’era un terrazzino rotondo. Rimasi incantata in quel punto. Ti potevi guardare intorno e sentirti il padrone dell’universo>>.

Il titolo “Stelle Binarie” è ispirato a un fenomeno astrologico: “Gli astrofisici chiamano binarie le coppie di stelle unite in un unico sistema dalle leggi dell’attrazione gravitazionale. Se sono abbastanza vicine, le due stelle possono distorcere le rispettive atmosfere, scambiarsi materiale e modificare la loro normale evoluzione. Accade lo stesso per alcune persone”. Allo stesso modo i personaggi della storia sono legati tra loro, ognuno racconta la propria storia che si sovrappone e influenza  quella degli altri, svelandone i retroscena.